Jesi: cosa vedere nella Città Regia

Cosa vedere a Jesi
Cosa vedere a Jesi

Cosa vedere a Jesi, itinerario comprendente in principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Cattedrale di San Settimio, Palazzo Pianetti, Museo Civico, Pinacoteca Lorenzo Lotto e Teatro Pergolesi.

Informazioni turistiche

Situata nelle Marche in provincia di Ancona, da cui dista 31 km, nella bassa valle dell’Esino, Jesi ha origini molto antiche, fu colonia romana nel 247 a.C. con il nome di Aesis e divenne libero comune nell’undicesimo secolo, prima di diventare motivo di contesa per alcuni secoli tra i Malatesta, gli Sforza e Braccio da Montone.

A Jesi nacquero Federico II di Svevia, nel 1194, e Giovan Battista Pergolesi, nel 1710, inoltre fu una delle prime città ad allestire una tipografia.

Con Federico II, Jesi assunse il titolo di Città Regia, ovvero dipendente direttamente dal Re.

Il percorso di visita può essere iniziato a partire dal Duomo di San Settimio che, eretto tra il tredicesimo e il quindicesimo secolo, presenta una facciata e un interno a croce latina rimaneggiati.

Il Palazzo Balleani costituisce un interessante esempio di barocco locale, arricchito da una balconata.

Il Convento di San Floriano, risalente al diciottesimo secolo, mostra una particolare cupola a cui si affianca la vasta Chiesa abbondantemente decorata all’interno.

Dentro le mura trecentesche, costruite sul tracciato delle mura romane e di cui restano le sei porte e le torri, è racchiuso il nucleo medievale cittadino.

La Chiesa di San Marco, situata a breve distanza dal centro storico e risalente al tredicesimo secolo, è caratterizzata da un interno a tre navate dove è conservato un interessante affresco trecentesco di scuola milanese.

Il Palazzo della Signoria, risalente alla fine del quindicesimo secolo, presenta alcuni elementi interessanti, tra cui la torre, il portale e il cortile porticato, al suo interno sono allestiti il museo e la pinacoteca.

Cosa vedere a Jesi

Nel Museo Civico si possono vedere alcuni resti dell’antica Aesis, tra cui statue, frammenti di terrecotte provenienti da inserimenti architettonici e epigrafi funerarie, oltre terrecotte robbiane, vasi da farmacia e ceramiche.

Nella Pinacoteca sono di notevole interesse alcune pitture di Lorenzo Lotto, tra cui Visitazione, Annunciazione, Madonna con Bambino e Santi, San Francesco che riceve le Stimmate, San Gabriele e Santa Lucia di fronte a Pascascio, capolavoro quest’ultimo del 1531.

Il cinquecentesco Palazzo Ricci è caratterizzato da una notevole facciata a bugnato.

Il Teatro Pergolesi venne inaugurato nel 1798 con due rappresentazioni di opere del Cimarosa.

IL Palazzo Pianetti, realizzato intorno al 1750, costituisce un ottimo esempio dello stile rococò italiano.

L’edificio presenta una facciata molto lunga, sulla quale si aprono un centinaio di finestre, mentre sul lato posteriore si trova uno spettacolare giardino all’italiana.

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, eretta nel quattordicesimo secolo, ma con torre campanaria del diciassettesimo, conserva all’interno un affresco attribuito a Antonio da Fabriano, raffigurante la Madonna della Misericordia.

La duecentesca Chiesa di San Nicolò è dotata di abside romanica e portale gotico.